Rimanere in silenzio: 5 buone regole per evitare brutte figure
Rimanere in silenzio, non riuscite a farlo? Soprattutto quando non sapete assolutamente niente di quello di cui si sta parlando, ma avete una voglia irrefrenabile di entrare nel dialogo e dire qualcosa?
Non fatelo, vi prego. Andate incontro a delle figure di merda colossali. Anche ai tempi dei sovranisti.
Un esempio? Ieri Maddalena Corvaglia, ci ha tenuto molto a condividere con il mondo intero la sua opinione sulla manovra del governo.

Ha perso una buona occasione per stare in silenzio.
Perché? Molto semplice: se non fai lo scontrino, non solo fai una cosa illegale, che pagheremo tutti perché se evadi, anche poco, quelle entrate che non ci saranno per lo Stato qualcuno le dovrà mettere al posto tuo (e chissà chi si dovrà mettere le mani in tasca).
E poi perché al massimo gli faranno una sanzione perché non ha fatto lo scontrino.
Come se non bastasse ha rititrato fuori il peggio del peggio. La saga del “e gli altri”?
I migranti che diventeranno tutti spacciatori e in questo momento se ne stanno belli comodi in albergo sulle nostre spalle.
Questo è un primo esempio di quando starsene in silenzio sarebbe stata una buona cosa, ma lo dico con empatia poverina. Perché alla fine sono indifferente a i personaggetti dello spettacolo senza spessore. Hanno un’opinione? Ben per loro ma non è davvero necessario, per forza, condividerla con il mondo intero.
Ah e magari correggere i refusi sarebbe un buon primo passi per starmi ancora meno sulle scatole.
Per questo ho pensato di condividere 5 punti da seguire come buona pratica, rimanere in silenzio non sarà così difficile.
Così per promemoria anche per me, perché capita spesso anche alla sottoscritta di trovarsi ad aprire bocca in casi in cui avrei fatto meglio a non farlo.
5 regole per capire quando è meglio starsene in silenzio
- non sai di cosa si sta parlando, segui con attenzione chi sta argomentando, fai domande, se ti incuriosisce torna a casa e informati. Ma non dire niente.
- Sei consapevole di aver sbagliato con qualcuno, ma vuoi difenderti con le unghie e con i denti, non farlo. Stai in silenzio davanti ai suoi rimbrotti, fino a che non te le avrà dette tutte. Poi, però, chiedi scusa.
- Sei stanca e non sapresti come tenere alta la conversazione, ti stai annoiando e vuoi mandare un messaggio a qualcuno, hai bisogno di sfogarti? Stai ferma e in silenzio, meglio mettersi in disparte per evitare di dire castronerie
- hai un dubbio su una citazione, un film, una canzone, e mentre tutti la commentano meglio annuire con la testa, ma non dire niente che potresti fare una delle più brutte figure di sempre.
- Ti senti toccata dalle parole che non sono rivolte a te, ma che ti feriscono, e sembrano proprio che ti stiano indicando, beh quello è un chiaro segnale di coda di paglia. Non cadere in tentazione, stai zitta.
Leave a Reply